Ricerca dell’equilibrio - 2007 - 100 x 100
Il significato delle opere
Utilizzo solo un colore: il rosso. Il nero e il bianco sono non colori. Il rosso rappresenta la passione, la vita, il nero la tristezza, la desolazione... La morte... Attraverso le mie opere cerco di rappresentare sempre una sorta di equilibrio. Nel mondo che conosciamo noi l'equilibrio è un discorso utopistico, ma attraverso i quadri, la mia intenzione è quella di sorpassare questi limiti che sono imposti dalla nostra società corrotta per arrivare a trovare, non un equilibrio, ma l'Equilibrio...
Perché lo spago?
Inizialmente lo usavo principalmente per delineare figure geometriche e astratte nelle opere, in particolare con la serie di quadri intitolata "Strada nell'oscurità". Allo spago nella mia concezione artistica è legato il concetto della vita, ossia del percorso della vita, l'inizio, la fine, gli incontri e i bivi che si possono avere nella vita di tutti i giorni. Poi un giorno mi è stata commissionata un opera: mi era stato chiesto di usare del filo spinato per meglio rendere l'idea della sofferenza dei campi di sterminio nazisti. In quell'occasione invece che il filo spinato ho deciso di utilizzare lo spago, utilizzandolo in questo nuovo formato, senza nulla dietro, solo il telaio con dietro solo il muro...
Il tempo…
28 02 ’07 XVIII d.B.
Il tempo,
fuggevole,
inafferrabile,
impalpabile,
un’ onda di uomini e pensieri
in cui l’eroe è come la pecora,
in cui la madre è come il figlio…
Veloce,
lento,
incessante,
un’orgia di sensazioni infinite
che nell’attimo ho provato
nell’infinito ho dimenticato…
© Francesco Gaeta '07
“Dipingo quello che ho intorno... dipingo sentimenti”
Bio
Francesco Gaeta nasce a Genova nel 1987, fin dalla prima infanzia frequenta ambienti artistici, dal 2005 inizia un suo personale percorso artistico da autodidatta, dopo essersi diplomato nel 2007 al liceo scientifico decide di non intraprendere studi d’arte ma di iscriversi all’università di giurisprudenza che conclude nel 2012.
Attualmente vive a Genova dove lavora nel suo studio d’arte in via Isonzo 43 r.
Francesco Gaeta
Ma la domanda più frequente ed allo stesso tempo più fastidiosa che mi viene rivolta è:
“Che cosa significano?”
È la domanda più banale, odiosa ed allo stesso tempo complicata che possa essere posta. Tale domanda solitamente è posta da ingenui fruitori, altre volte da ignoranti della serie "avrei potuto farlo io"...
ma non importa chi lo domanda.. il problema sorge nell’elaorare una risposta tanto facile quanto complicata... Come si può spiegare ad un cieco com'è il cielo... com'è il mare?
La risposta migliore è quindi rivolgersi verso il questulante e ribaltare la domanda a lui chiedendogli: “tu che vuoi sapere... allora dimmi... hai mai avuto risposta quando ti sei chiesto che cosa significa il il mondo?”.
Le mie opere sono rappresentazioni di una realtà.. e come tali non possono essere interpretate ma solo fruite..